da questa casa che mi sta sempre più "stretta", dalla mia infelicità.
e fare il pieno solo di sorrisi, di serenità e benessere.
Cris
~♥~~ Non si Vede Bene che con il Cuore, l'Essenziale è Invisibile agli Occhi ~♥~~ (A.de St.Exupéry)
Ciao Mamma,
Oggi era la tua Festa,
ma non finirà per me con questa ricorrenza del calendario!
Sto cercando di mantenere la promessa,
che so ti faceva sempre piacere
e ora più che mai lo faccio in tuo onore..
Una volta mi dicevi che se pregavi, spesso lo facevi pensando a me...
ora tocca a me, per saperti davvero felice e finalmente serena lassù e così lo sarò anche io..
Oggi mi son presa cura di me stessa e mi sono goduta una bella giornata in compagnia facendo una bella passeggiata di fine mattina finchè non pioveva, e alla sera in chiesa...
Buonanotte Mamma
riposa nella pace eterna
nella Luce Perpetua in cui speravi...
Tua Cristina
Mamma,
in una freddissima domenica di fine febbraio,
verso la fine di un inverno senza fine, senza poter rivedere una nuova primavera,
complice una lieve nevicata
che inizialmente mi aveva frenato dal partire,
te ne sei andata da questa vita, dopo ore di agonia e grande sofferenza,
in un inizio di sera che era l'ultima e, dopo averti salutata ed esser ripartita per poi tornare!
Quel giorno, avevo intuito che forse sarebbe successo,
che forse non saresti arrivata al giorno dopo...; era sempre più difficile venerti così inerme,
senza più poterti muovere, parlare
e nemmeno respirare...
eppure ci sono stata per te, accanto a te, pregando come altre volte per te.
Tu che eri nata in pieno inverno, sempre di domenica, quel 4 di gennaio di 87 anni fa, manchi a tutti tantissimo e a me immensamente.
Cara,
non avevi davvero fatto i conti che, dopo poco più di un mese,
dopo quei lunghissimi 3 mesi di ricovero ospedaliero e altro che "non vedevi l'ora" di tornare a casa, tutto sarebbe peggiorato in poco tempo e da quel letto elettrico non ti saresti più alzata.
Ma hai combattuto come un leone sopportando ogni cosa!
Poi hai capito che tutto era inutile, che la tua mente e il tuo corpo ti stavano abbandonando e, giustamente, ti sei arresa, restando docile, serena (grazie anche alla morfina) che almeno ti permetteva
di dormire spesso e sopportare tutte le terapie e cure a cui,
anche volendo, non potevi sottrarti, ma, per il tuo bene, nessun accanimento terapeutico.
Malgrado tutta la sofferenza fisica e morale neanche ti lamentavi più,
ma lo sguardo era spesso sofferente e, credo, neanche avevi più la forza di piangere; non ne potevi più di quel calvario e alla fine Dio ti ha abbracciato e accolto finalmente con sè ne sono sicura,
come avrai pure rivisto e riabbracciato i tuoi cari famigliari che amavi spesso (da sempre) visitare in quel cimitero del tuo paese d'origine, vicino a quello di papà.
Salutami nonna, nonno e zia e anche la tua cara sorella minore Luciana mai conosciuta,
che è stata molto sfortunata
ed è morta da giovane donna
in quel ricovero lontano da casa e dai suoi affetti (le sue uniche certezze),
già da bambina e, per te, questa, è sempre stata una croce troppo pesante da portare, come lo era stata per tua mamma a suo tempo e, questo tuo dolore, ha sempre contagiato anche me... troppo..
Mi immaginavo tutto dai tuoi racconti e che quel viaggio in treno per lei è stato l'unico e l'ultimo (ma a 6 anni e in quelle condizioni non poteva esserne consapevole) e poi restare sola, a quell'età, senza la mamma, per trenta lunghi giorni, niente telefonate credo allora, sarà stato terribile e sicuramente si è sentita abbandonata, rifiutata per essere diversa, per non aver imparato a parlare, colpevole della sua malattia avuta a sei mesi (e, dunque, non aver imparato nulla nemmeno in istituto, come dicevi).
Credo davvero, non era perchè non avesse nessuna capacità, solo che necessitava di essere accettata e amata più di tutti e poi dover crescere e diventare un'adolescente e una donna, senza vedere un futuro, senza vedere una fine, per finire in un ricovero di vecchi (ma non c'erano gli aiuti e i sostegni di oggi per poter tenere a casa una persona con delle difficoltà).
Mamma, mi sono tanto immedesimata in quella sua e tua sofferenza, mi è rimasta impressa,
lei che era di marzo come me e perciò sensibilissima,
che ti era rimasta "cucita addosso" come una colpa, di cui, nonna, involontariamente ti aveva fatto carico...
Spero davvero tanto che la tua sorellina abbia avuto la pace che meritava andandosene prematuramente in quel modo e che ora state insieme con Clara!
Lì, sicuramente, per chi lo merita, nessun dolore, malattia o vecchiaia, tutto è pace e amore...
tutto è puro e giusto, non si muore più, nessun lamento o gemito, rumore o fastidio, egoismo e cattiveria, indifferenza e amoralità,
di questo mondo sempre più alla deriva, a cui io non voglio appartenere!
Ciao Mamma,
restami accanto ancora da lassù,
io non mi stacco da te nemmeno ora.
Dammi la serenità di cui ho tanto bisogno,
il conforto, che chi è della famiglia, non può darmi,
veglia, ora che sei in pace, da lassù e prega ancora per me, io sempre lo farò.
Un Abbraccio infinito.
tua Cristina
PS: pubblico qui la foto (unica insieme) da me scattata ed elaborata, che ci ritrae quel giorno di gennaio del 2013 che avevi appena compiuto 82 anni...💗
Io e Te,
così diversi, così uguali,
così veri.
Tu, che non mi hai mai nascosto nulla,
tu che ogni giorno negli ultimi 50 mesi non hai smesso di dirmi che mi AMI e lo dimostri sempre in modo affettuoso.
Tu che non vuoi perdermi,
ma a volte ancora non capisci che sono solo TUA.
Io che non amo l'uomo troppo geloso ma un po' sì e poi lo sono anche io,
ma amo anche tanto la mia libertà, che ho dovuto guadagnarmi sempre, che a volte fa restare da soli, ma non amo la compagnia per riempire dei vuoti, perchè è più facile sentirsi più SOLI, intrappolati anche nelle amicizie con persone sbagliate!
Uguali nei guai, nell'aver dato tanto in amore e trovarsi a mani vuote.
Nel guardare un tramonto o leggere dei versi di una poesia molto struggenti che ci emozioniamo subito senza nasconderlo.
Diversi nei modi di essere, negli umori, nel tuo essere così radicale nelle idee, spesso con pregiudizio, preconcetti,
nel volertene andare, nelle parole feroci,
ma basta poco che scordi tutto quanto e ritorni l'uomo più speciale che mai ho incontrato,
sempre solo innamorato di me e io ritorno ad esserlo di te,
che in fondo mai ho smesso di tenerti nel primo posto nel cuore, io che l'abitudine "buona" a tutte le tue attenzioni amo sempre più.
Tua Topolina.